Il Setterosa è di bronzo ai Mondiali di Kazan: Australia ko

08.08.2015 11:49

Il Mondiale di Kazan si conclude con una medaglia che al setterosa mancava da dodici anni. Nella finale per il terzo posto, la nazionale italiana di pallanuoto femminile batte ai rigori (12-10) l'Australia, bronzo olimpico e vicecampione mondiale uscente, e torna cosi a salire su un podio nella rassegna iridata. Un successo frutto del carattere e del cuore delle ragazze del ct Fabio Conti capaci di gettarsi subito alle spalle la sconfitta in semifinale con l'Olanda (la bestia nera delle azzurre nelle ultime stagioni), dimostrando di volersi mettere al collo il bronzo a tutti i costi. Per il ct Fabio Conti è la medaglia della continuità dopo il titolo europeo vinto ad Eindhoven nel 2012 e i podi in World League. Mancava un sussulto ad ampio raggio ed è arrivato a cinque mesi dal campionato europeo di Belgrado che qualificherà la vincente alle Olimpiadi.

E' la medaglia della determinazione di un gruppo che si fonda sul giusto mix tra giovani promettenti come le esordienti Tabani (1994) e Teani (1991) e le veterane come il capitano, la 36enne Tania Di Mario, il centroboa Teresa Frassinetti o Roberta Bianconi, che festeggia con la medaglia al collo la 200esima presenza.
Partenza pessima dell'Italia che si ritrova sotto di due gol dopo appena tre minuti ma con carattere Di Mario e compagne tirano fuori un break di tre reti consecutive firmato Bianconi, Garibotti e Aiello che vale il sorpasso alla chiusura del primo periodo. Il margine azzurro sale a + 2 (5-3) ma la reazione aussie non tarda a manifestarsi e porta al contro sorpasso (5-6). La gara va avanti nel massimo equilibrio, ci pensa il capitano Di Mario con una sua trasformazione a impattare (7-7) rimandando l'epilogo della contesa ai tiri di rigore. Dai sette metri emerge la maggiore lucidità delle azzurre che portano a casa un bronzo che vale doppio in ottica futura. L'oro è appannaggio degli Stati Uniti, campioni olimpici in carica, che in finale battono l'Olanda.