Serie B - Savam Costruzioni Volley Letojanni sbatte contro la Gupe Battiati

10.12.2017 17:37

Savam Costruzioni Volley Letojanni-Gupe Battiati 2-3
Set: 23-25, 25-19, 25-18, 25-27, 13-15
Savam Costruzioni Volley Letojanni: Schifilliti 3, Schipilliti 13, Remo 10, Ruggeri L, Mazza 20, Princiotta 12, D’Andrea 21, Scollo 1, Mastronardo, Degli Esposti.N.e. Pino, Corso. All.: Ferrara.
Gupe Battiati Volley: Petrone D 2, Petrone S 4, Raso F 2, Raso A , Bertone 14, Maugeri, Zappalà, Testa 2, Scalisi, Bonsignore 14, Mollica 2, Trombetta L2, Saglimbene 24, De Costa L. All.: Petrone.
Arbitri: Virga e Di Lorenzo di Palermo.

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Che l’avversario da affrontare sarebbe stato di grande spessore e con un potenziale tecnico, oltre che d’esperienza, di prim’ordine non vi erano di certo dubbi. Come non c’erano certezze assolute che la tenuta fisica degli atleti avrebbe retto per 2 ore e mezza senza subire scossoni o lievi involuzioni, dopo la vittoria ottenuta a Cosenza, al tie-break, la scorsa settimana. Ma una sconfitta per 3 a 2 sul rettangolo di casa non l’avrebbe pronosticata nessuno, alla luce del fatto che la Savam Costruzioni Volley Letojanni (serie B, girone H) veniva da tre affermazioni consecutive (l’ultima appunto in quel di Cosenza) grazie alle quali ha ottenuto finora un quinto posto di tutto rispetto. E contro la Gupe Volley Battiati di mister Petrone, tale risultato poteva essere migliorato di gran lunga qualora Schifilliti e compagni avessero fatto bottino pieno, concentrandosi soprattutto nel primo e quarto set, senza accusare passaggi a vuoto che hanno determinato alla fine un k.o. davvero bruciante per come è arrivato. Un brusco stop frutto di una prestazione altalenante, visto che nel secondo e terzo la squadra di Ferrara ha espresso un gioco di livello, riuscendo a stare sempre in vantaggio sugli etnei, mentre nei restanti ha subìto le stoccate vincenti di Bonsignore e Saglimbene. In modo particolare nell’ultimo parziale nel corso del quale gli ospiti hanno dato il tutto per tutto senza far emergere alcuna sbavatura.
Un roster che ha saputo sfruttare gli errori dei letojannesi che iniziavano bene il primo round, andando subito sul 3 pari nell’arco di qualche secondo. Da qui in poi la Gupe ingranava la marcia e si rilanciava in avanti, scavando un solco di ben 3 lunghezze (6 a 3) e lasciando soltanto le briciole a un Letojanni che tentava di rimanere in scia ma non riusciva ad agganciare gli avversari. Questi ultimi si mantenevano a distanza di sicurezza fino al 15 a 13, quando D’Andrea saliva in cattedra e diventava decisivo a muro, conducendo la squadra sul 17 a 16. Dopo il time-out tecnico chiesto da Petrone, il Letojanni andava di nuovo a muro e sorpassava gli ospiti sul 19 a 17. Ma un attacco del sestetto di casa che poteva valere il 21 a 18 si trasformava in punto del 20 a 19 per la Gupe che, dopo un errore dei locali in fase difensiva, lottava pallone su pallone andando sul 23 a 23, sfruttando anche un doppio cambio errato di Ferrara che gettava nella mischia Mastronardo e Degli Esposti per Schifilliti e D’Andrea.  E così Saglimbene e i suoi si ergevano a muro, recuperavano le palle perse dei locali e concludevano sul 25 a 23, in seguito ad un attacco sbagliato di Mazza.
Tutt’altra storia nel secondo set che cominciava con la Gupe in sordina e un Letojanni poco concentrato e disattento ma che, sul 5 a 2, riprendeva a giocare, ritornando a galla e pareggiando 5 a 5 grazie a due attacchi fuori campo degli etnei. Gli jonici prendevano dunque coraggio anche se apparivano imprecisi nel mettere giù palloni pesanti. Cosa che non si verificava però sul 7 a 7, quando i messinesi arrivavano sul 9 a 7, sfruttando le poche defaillance degli ospiti e guadagnando terreno fino al 13 a 9. Quattro lunghezze che aumentavano ancor di più nel momento in cui il risultato si assestava sul 16 a 10: ma qui i letojannesi si disunivano e imbarcavano acqua, permettendo alla Gupe di riprendere la giusta marcia grazie anche a una serie d’attacchi dei letojannesi fuori dalla linea del campo. Un rettangolo che veniva preso di mira da una Gupe che si avvicinava sul 18 a 14 ma che sul 21 a 16 calava di intensità e consentiva ai ragazzi di Ferrara di vincere 25 a 19. Stessa cosa nel terzo parziale che iniziava con il Letojanni in gran de spolvero: prima un ace di Schipilliti, poi un attacco sbagliato dei catanesi e due muri, uno di Remo e l’altro di Mazza, consentivano ai locali di arrivare sul 4 a 0 in pochi minuti. Il vantaggio di quattro lunghezze aumentava poi di altri tre, visto che dopo il 6 a 0 i letojannesi giungevano su un 8 a 1 che faceva già presumere come sarebbe andata a finire. Con il passare del tempo i locali alternavano buone giocate con qualche leggerezza di troppo che veniva sfruttata a dovere dagli avversari, intenzionati a recuperare terreno sui peloritani (13-8). Sul 16 a 10, Petrone chiamava tempo per ridare ossigeno ai suoi ma al rientro la musica non cambiava, anzi la distanza tra le due squadre aumentava di 7 punti grazie ad un muro di Princiotta (20-13). Poi un’altalena di emozioni e la ripresa dei catanesi che, dopo il 21 a 17, si arrendevano al definitivo 25 a 18 in seguito ad un diagonale fuori misura di Bonsignore.
Nel quarto set le cose cambiavano di molto, visto che dopo un testa a testa iniziale fino al 7 a 7, gli ospiti cominciavano a mettere in difficoltà i locali, forzando il servizio. Si arrivava così sul 9 a 7 per i ragazzi di Petrone che venivano raggiunti sul 10 a 10 e poi sul 16 a 16 e infine sul 19 pari, prima di andare in svantaggio sul 21 a 19 e quindi sul 23 a 21. La vittoria del set e della gara sembravano ormai ad un passo e invece la Gupe sfruttava le imprecisioni in fase d’attacco del Letojanni che, sul 23 pari andava in confusione e cedeva le armi sul 27 a 25. Set perso dunque e squadre alla lotteria del tie-break, così come la scorsa domenica. Ma stavolta a sorridere non era la Savam ma l’avversario, che iniziava bene ma sbagliava nel momento in cui poteva imprimere la decisiva mazzata. Sul 6 a 3 per il Letojanni si assisteva al recupero dei catanesi che, sul 10 a 10, mettevano giù i palloni decisivi per ottenere la vittoria, sia del set per 15 a 13 (ultimo punto di Bonsignore) che del match. Sconfitta inaspettata, dunque, soprattutto per com’è arrivata. Ma non ci sarà tempo di piangersi addosso, visto che tra 6 giorni a Cinquefrondi si disputerà l’ultima gara dell’anno solare. E stavolta non si potrà sbagliare.