Vela - Il Graciotti Sailing Team primo tra i master al Campionato Mondaile Sb20 di San Pietroburgo

19.09.2014 10:34

Si è concluso a San Pietroburgo il Campionato del Mondo della Classe SB20, tenutosi in Russia dal 6 al 12 Settembre 2014, con la vittoria del team russo di Evgeny Neugodnikov.

La manifestazione mondiale organizzata dallo yacht club St. Petersburg ha visto la partecipazione di 48 equipaggi in rappresentanza di sette nazioni.
Il podio è stato completato dagli spagnoli di Hugo Rocha (secondo posto) e dal team francese di Salomon Matthieu giunto terzo. Ottimo il risultato ottenuto dal team italiano di Vincenzo Graciotti (Yacht Club Riviera del Conero-Numana) con Antonello Ciabatti al timone e ill prodiere Igor Kaptourovitch (Istruttore FIV del Circolo del Tennis e Vela di Messina), giunti ottavi in classifica generale ma vincitori nella categoria Master.

Sei le prove portate a termine sulle dodici previste per  mancanza  di vento che è stato sempre di intensità media-leggera, con una prova caratterizzata anche dalla nebbia che ha reso ancora più complicato la conduzione della regata. Ottima l'organizzazione a terra ed in acqua dello Yacht Club St. Petersburg così come il lavoro condotto dal comitato di regata e dalla fgiuria.

L'esperto velista Igor Kaptourovitch al rientro in Italia si è dichiarato soddisfatto per l'esperienza fatta in Russia e per il risultato conseguito, che aggiunge lo stesso Igor "poteva essere migliore se preceduto da un intenso allenamento e migliore conoscenza del mezzo, che ho avuto modo di testare solo qualche giorno prima dall'inizio dell'evento".

La Classe SB 20 è stata riconosciuta dalla ISAF nel 2007, ed è un monotipo nato nel 1999 dal disegno di Tony Castro, prodotto dalla Laser Performance, con bulbo mobile, randa, fiocco e jennaker, con rigide regole di stazza, che rendono le barche sostanzialmente identiche, e dove la differenza viene fatta essenzialmente dell'equipaggio che può essere formato da tre o quattro persone limitatamente al peso complessivo di 270 Kg.

Se a questo si aggiunge il costo relativamente basso di acquisto e di gestione del mezzo e la facilità di trasporto, si spiega la  buona diffusione di questo monotipo anche in Italia, dove ci sono numerose flotte, con velisti di provate capacità ed esperienza.