Veronica Foraci, il libero guerriero del Saracena: ''Ogni stagione per me è come fosse la prima, stesso entusiasmo e motivazioni''

23.02.2017 12:00

Massimiliano Andò

Poche parole, spazio ai fatti. Veronica Foraci, uno dei volti storici della Saracena All Work, è fatta cosi, prendere o lasciare. Tanto combattiva e solare in campo, quanto schiva e riservata fuori, soprattutto quando si tratta di raccontarsi ai giornalisti. Ma è una che in campo non si tira mai indietro, anche nei momenti difficili ci mette faccia e cuore. Sempre pronta a mettersi al servizio del collettivo, che per lei viene prima delle individualità.

Quarta stagione alla corte del sodalizio presieduto da Luca Leone ma - ci confessa Veronica - “l’emozione di indossare questa maglia è forte, intensa come la prima volta”. Quattro anni intensi con due promozioni: prima in serie D e poi il salto in serie C. La scorsa stagione è arrivata una salvezza con qualche giornata di anticipo e quest’anno chissà cosa riserva il destino. Di certo un campionato vissuto sin dall’avvio nelle zone di alta classifica, poi quello che verrà al termine sarà tanto di guadagnato. “’L’obiettivo stagionale fissato dalla società era quello di una salvezza con largo anticipo e siamo molto vicini ad ottenerla. Certo in estate se me lo chiedevano avrei detto che non mi aspettavo una stagione così da parte nostra, anche perché quest’anno il campionato è bello tosto, ci sono squadre veramente competitive che annoverano tra le loro fila atlete di categorie superiori. Sono contenta di come ci siamo comportate in queste prime 14 giornate ma non soddisfatta completamente perché penso che possiamo migliorare su tanti punti di vista”.

La cosa che balza subito all'occhio è la crescita tecnica ma anche sotto il profilo psicologico fatta da un gruppo che mostra personalità e sicurezza in campo. “Siamo migliorate tanto sia singolarmente che sotto il profilo del gioco di squadra. Merito del lavoro fatto in palestra con il mister Silvestre che cura ogni singolo dettaglio delle sedute di allenamento. Sedute intense, ma che ci hanno consentito di acquistare maggiore sicurezza in campo. Il resto lo fa un bel gruppo coeso dentro e fuori dal parquet. L’amalgama tra le atlete è importante per fare bene”.

Per Veronica anche una nuova esperienza da libero. Cambio di ruolo che dopo qualche difficoltà iniziale peraltro normale sta dando i primi risultati. “Mi sono messa in gioco, non è stato facile entrare nel meccanismo dei movimenti del libero, devi coprire una zona di campo più ampia ed uscire dalla mentalità del palleggiatore che ho fatto per tanti anni, ci vuole tanta pazienza, forza di volontà e sacrifici ma alla fine il lavoro paga, ne sono più che convinta”.

Le chiediamo di parlarci di lei, quando ha iniziato a giocare a pallavolo e quali sono i ricordi più belli di tutti questi anni vissuti sul parquet. “Ho iniziato a giocare all’età di 9 anni ma ogni stagione la vivo come fosse la prima. I miei ricordi più belli sono legati alle promozioni ottenute ma credo che a conti fatti tutti i campionati ti lasciano sempre qualcosa dentro.” In campo sei una combattente e fuori invece? “Si sono una combattente, anzi come dicono le mie compagne "la guerriera", in campo non mi arrendo mai anche nei momenti difficili e per come la vedo penso che il campo rispecchi un po’ il carattere della persona al di fuori del parquet”. 

Veronica Foraci in azione come libero (foto Paola Castagna)

 

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