Badminton. ''Vola con Noi'' a Messina: weekend con i consigli del direttore federale Area formazione tecnica Fabio Morino

05.02.2017 17:50

Nostro servizio
di Massimiliano Andò

Passa anche dalla Sicilia “Vola con noi”, il progetto della Federazione italiana di badminton che, attraverso un percorso itinerante a tappe, si propone un duplice obiettivo: la formazione di un personale tecnico qualificato e la ricerca e lo sviluppo di giocatori promettenti. Sono due punti fermi che non possono prescindere l’uno dall’altro. Perché un buon allenatore sa indirizzare nella giusta direzione un giovane che mostra capacità e voglia di apprendere i segreti di uno sport affascinante. Ad ospitare la due giorni della tappa siciliana è stata la palestra dell’Iti Verona Trento. Insegnante di eccezione il direttore nazionale dell’area formazione tecnica Fabio Morino. A curare l’evento in ogni dettaglio logistico è stato il comitato provinciale con in testa il delegato Pino Galletta in piena sinergia con i comitati regionale e nazionale della Fiba (Federazione Italiana Badminton). Morino ha spiegato ai presenti, non soltanto tecnici ma anche insegnanti scolastici e giocatori (l’incontro era aperto a tutti i soggetti), movimenti basilari e le tecniche per eseguire i vari colpi nel modo corretto ma anche per dare sempre più efficacia al proprio gioco. Non soltanto discorsi teorici ma anche esempi pratici sul campo fatti vedere dallo stesso allenatore federale davanti a un pubblico quanto mai interessato.

Durante una interruzione ci siamo fermati a parlare con il direttore nazionale dell’Area di Formazione tecnica e ci siamo fatti raccontare nel dettaglio gli aspetti salienti del progetto. L’incontro ci ha permesso di rivolgere lo sguardo al futuro. “Il progetto si chiama ‘Vola con Noi’. La scelta del nome non è casuale – afferma Fabio Morino – ma vuole mettere al centro dell’attenzione il volano, l’oggetto che gli atleti colpiscono durante gli incontri. Nasce con l’obiettivo di elevare il livello di preparazione generale dei nostri allenatori ma in generale di competitività del badminton, partendo dalla base, cioè le periferie per arrivare alla punta della piramide che è appunto la nazionale”.

“Si tratta di un progetto di formazione – continua il tecnico azzurro - dedicato a tutti coloro che vogliono scoprire o approfondire la conoscenza del nostro mondo: insegnanti scolastici, allenatori, giocatori di badminton, ma anche maestri di tennis. Si tratta di un percorso a tappe colorate. Ogni colore indica un passaggio di livello e dunque una crescita della competitività del badminton in quella regione. Un percorso itinerante che ci porta a girare in tutte le regioni d’Italia, dalla Valle D’Aosta alla Sicilia per fare scoprire qualcosa del badminton. Noi diamo l’input generale ma poi il progetto deve essere sviluppato dai comitati regionali. In Sicilia siamo arrivati al “viola”, uno degli ultimi perché qui vi è un livello di badminton buono, con tanti allenatori e una tradizione consolidata”.

Può spiegarci meglio quali sono i compiti del direttore dell’area tecnica di formazione, incarico di grande responsabilità?
“Come direttore devo seguire questo come altri progetti federali di formazione e promozione del badminton. Nello specifico “Vola con Noi” può essere diviso in due parti: una dedicata al costante aggiornamento del livello di preparazione degli allenatori e una alla ricerca del talento. Infatti sono spesso in giro per i tornei come talent scout. Vi è poi un altro progetto che stiamo portando avanti, “Vola in Azzurro” mediante il quale vengono selezionati un gruppo di potenziali talenti per la nazionale juniores, il “progetto Giovani Duemila20 e 24” (per individuare e seguire quegli atleti più giovani in vista dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020 e di quelli del 2024). E infine l’iniziativa che stiamo portando avanti con le scuole e la Federtennis denominata ‘racchette di classe’. Quando ne ho la possibilità alleno anche al centro tecnico federale di Milano”.

Considerando la lunga esperienza acquisita da giocatore, allenatore e ora direttore dell’area di formazione tecnica federale non si può non chiedergli come sta procedendo la crescita del badminton italiano. “Stiamo vivendo una costante evoluzione, i numeri di praticanti sono andati crescendo nel corso degli anni così come il livello dei nostri tecnici è cresciuto, in modo particolare da quando si sono attivati questi progetti che ho elencato. Soprattutto ci ha fatto fare un grosso passo in avanti la nascita del Palabadminton a Milano, sede del centro federale e dove si allenano regolarmente gli atleti delle nazionali juniores e seniores. Questo ci ha portato a qualificare i nostri atleti per tre volte alle Olimpiadi (Pechino 2008, Londra 2012 e Rio 2016), allargare lo staff e inserire figure importanti come il preparatore atletico, il psicologo, il fisioterapista. Tutto si sta evolvendo anche attraverso la sinergia che stiamo creando con altre federazioni, come per esempio la Federtennis”.

Che consiglio darebbe a un giovane che si vuole avvicinare al badminton?
“Gli direi di provarlo perché è stra-divertente, veloce perché il volano va rincorso e può prendere traiettorie incredibili che ammaliano. Ed è, aggiungo poi, uno degli sport più praticati al mondo, anche se in Italia può sembrare strano ma lo dicono i numeri. Se sperimenti il badminton difficilmente lo abbandoni. Si tratta peraltro di uno sport molto completo. Noi stiamo cercando di farci conoscere sempre di più all’esterno, con i progetti che ho menzionato prima ma anche con altre iniziative”.

A livello giovanile qualcosa di sta muovendo, guardando i risultati.
“Si stanno incominciando a vedere i primi frutti perché abbiamo un gruppo di giocatori juniores di buon livello internazionale sui quali confidiamo molto. Sono seguiti giornalmente dallo staff tecnico al centro federale e hanno raccolto degli ottimi risultati in Europa ma anche fuori dal vecchio continente. L’obiettivo finale del nostro percorso è quello di riuscire a tirare fuori un campione, in grado di competere ai massimi livelli in campo internazionale. Non potrebbe che agire da ulteriore traino per proseguire la crescita del nostro movimento. Ci stiamo lavorando”.


Fabio Morino con il tecnico Sergio Minniti del Badminton Milazzo

foto di gruppo dei presenti alla due giorni nella Palestra del ''Verona Trento''

Massimiliano Andò

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