Ciclismo - Vincenzo Nibali trionfa sulle Alpi e riapre il Giro d’Italia

27.05.2016 18:13

Impresa  dello Squalo dello Stretto nella prima delle due tappe alpine con arrivo a Risoul. Il capitano dell’Astana sfodera una prova di forza e si invola solitario sul traguardo che taglia vittorioso per poi scoppiare in lacrime. In classifica generale è secondo dietro alla nuova maglia rosa Chaves

Vincenzo Nibali piazza sulle Alpi il colpo del campione che tutti attendevano e rilancia le sue ambizioni di vittoria finale del Giro d’Italia. La 19esima tappa della corsa rosa, la Pinerolo-Risoul di 162 km con la mitica Cima Coppi da scalare restituisce il sorriso al ciclista messinese che ritrova le sensazioni e le gambe dei giorni migliori regalando una gioia ai suoi tifosi e a se stesso.

Prova di forza quella sfoggiata da Nibali sempre attivo e ben presente nel corso delle varie fasi della tappa, capace di rispondere con il suo passo al tentativo di Chaves di fare una prima selezione nel gruppo degli uomini di classifica. Operazione che riesce visto che Valverde e Majika perdono terreno e resta in lotta il terzetto composto da Nibali, Chaves e Steven Kruijswijk. La prima vera sorpresa di giornata arriva quando l’olandese prende male una curva in discesa e va a rovinare contro il muro di neve. Bici danneggiata ed escoriazioni ma soprattutto l’inizio di una corsa in solitaria per limitare i danni in classifica. Davanti Nibali e Chaves fanno gara di controllo, agganciano i fuggitivi compreso un generoso Scarponi che rallenta per aspettare l’arrivo del capitano dell’Astana e mettersi al suo servizio per la vittoria di tappa. Nibali corre con sicurezza negli ultimi dieci chilometri: ma soprattutto sembra studiare le condizioni degli avversari e il momento giusto in cui provare l’affondo. Ai 5 km e mezzo Nibali da una prima accelerazione cui risponde Chaves. Perdono terreno lo spagnolo Miguel Nieve e Diego Ulissi. Poi ai 5 km Nibali rompe gli indugi e con un cambio di passo stacca Chaves che stavolta non riesce a reagire. Il colombiano continua a salire con il suo passo ed è già a una ventina di metri. Quando mancano 4 chilometri all’arrivo sono già 14 i secondi di vantaggio dello Squalo dello Stretto che dimostra di avere una marcia in più. I dubbi emersi nei giorni scorsi sono ormai un lontano ricordo. Nibali spinge deciso a vincere la tappa ma soprattutto a riprendersi il podio nella classifica generale. La forbice tra lui e il colombiano, che nel frattempo viene ripreso anche da Nieve, si va allargando (27 secondi a -2 km dal traguardo). All’arrivo finale il campione messinese taglia il traguardo  vittorioso e in lacrime, mentre scatta il cronometro per vedere i distacchi degli immediati inseguitori. Lo spagnolo del Team Sky, Miguel Nieve è secondo con un distacco di 51 secondi (compreso gli abbuoni di tappa) proprio davanti a Chaves (terzo a 53”). Kruijswijk paga nella salita finale i tentativi di riportarsi sui migliori e conclude a quasi 5 minuti dal vincitore e soprattutto deve cedere la maglia rosa. Il colombiano Chaves diventa il nuovo leader della classifica generale, con Nibali che è secondo in classifica a 44 secondi dal colombiano e rientra in corsa per la vittoria del Giro. Domani nuova tappa alpina, l’ultima prima della passerella finale, che promette emozioni e con uno Squalo dello Stretto pronto a dare battaglia.

Ordine d’arrivo 19esima tappa:

1. Vincenzo Nibali (Astana) in 4h 19’54” alla media di 37.398 kmh
2. Mikel Nieve a 51″
3. Esteban Chaves a 53″
4. Diego Ulissi a 1’02”
5. Rafal Majka a 2’14”
6. Alejandro Valverde st
7. Rigoberto Uran Uran st
8. Georg Preidler a 2’43”
9. Nicholas Roche a 2’51”
10. Hubert Dupont st

14. Bob Jungels a 3’45”
15. Andrey Amador a 4’30”
16. Steven Kruijswiijk a 4’54”
19. Michele Scarponi a 6’21”
22. Stefano Pirazzi a 7’26”
24. Domenico Pozzovivo a a 7’55”
25. Giovanni Visconti a 7’56”

Classifica generale:

1. Esteban Chaves (Orica Greenedge) in 78h 14’20”
2. Vincenzo Nibali a 44″
3. Steven Kruijswijk a 1’05”
4. Alejandro Valverde a a 1’48”
5. Rafal Majka a 3’59”
6. Bob Jungels a a 7’53”
7. Andrey Amador a 9’34”
8. Rigoberto Uran Uran a 12’18”
9. Kostantsin Siutsuo a 13’19”
10. Domenico Pozzovivo a 14’11”

17. Giovanni Visconti a 31’22”
18. Stefano Pirazzi a 33’00”
19. Matteo Montaguti a 35’32”
20. Michele Scarponi a 37’17”
22. Diego Ulissi a 45’36”
24. Valerio Conti a 1h 07’15”
25. Mikel Nieve a 1h 08’38”

 

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