Olindo Carubia: ''La gara con Palermo primo segnale di maturità. Ad Agrigento e Mascalucia le conferme del nostro potenziale''

26.03.2016 15:16

La promozione in A2 della formazione maschile dell’Handball Messina ha tanti volti, tutti a loro modo importanti nel raggiungimento di un traguardo storico per la città. Uno dei protagonisti di questa stagione che ha sancito il ritorno della piazza messinese nella pallamano nazionale al maschile è il capitano Olindo Carubia. Atleta di grande esperienza, oltre che in possesso di qualità tecniche e caratteriali di un certo peso. Non è un caso se la società ha deciso di affidargli la fascia di capitano, e lui ne sta ripagando la fiducia con le prestazioni sul campo, soprattutto dando sempre tutto se stesso in partita come negli allenamenti. Un esempio di professionalità ma anche un punto di riferimento prezioso per il gruppo, in modo particolare per quei giovani che stanno cominciando a muovere i primi passi in un contesto tecnico di un certo tipo come il torneo cadetto. Abbiamo voluto conoscerlo meglio e farci raccontare le sue sensazioni sulla stagione ormai prossima allo sprint finale e sul suo passato trascorso sui campi nazionali di prima e seconda serie.   

Quando ti sei reso conto che la promozione era possibile?. “Ho capito che potevamo vincere il campionato dopo le sconfitte di Ragusa e Scicli. La gara contro il Palermo mi ha fatto comprendere in via definitiva che il nostro gioco aveva qualcosa in più. Da quella partita abbiamo infilato 12 risultati positivi consecutivi (11 vittorie e un pareggio ndr) che ci hanno fatto compiere un salto di qualità”.

Quali sono state secondo te le gare che hanno dato un indirizzo ben preciso al vostro campionato?. “Le vittorie di Agrigento e  sul campo dell' Aetna Mascalucia sono state quelle che ci hanno fatto prendere coscienza delle nostre reali potenzialità e ci hanno trasmesso ancora maggiore consapevolezza in noi stessi e di potere disputare un campionato da protagonisti”.

Ripercorriamo insieme le tappe principali della tua carriera. “Ho iniziato a muovere i primi passi come giocatore nelle giovanili della Pallamano Messina, vincendo vari campionati regionali e interregionali. Un punto di partenza importante per la mia carriera. A sedici anni il passaggio nella rosa della prima squadra che allora era impegnata in A2. Fu l’inizio di un lungo percorso con la maglia della Pallamano che mi ha portato a disputare vari campionati in A2 con una promozione in massima serie. In A1 abbiamo disputato due campionati. La mia carriera è poi proseguita con l’Acli Napoli (A2) e con la Pallamano Girgenti. Nelle fila del sodalizio di Agrigento ho disputato campionati di A2, ottenendo una promozione in A1. A diciotto anni sono stato convocato in nazionale under 18 con la quale disputai la qualificazione agli Europei”.

Essere il capitano quanto pesa in termini di responsabilità?. “Indossare la fascia di capitano in una squadra piena zeppa di veterani era una responsabilità enorme. Spero di avere assolto al mio compito nel migliore dei modi e di essermi dimostratro una guida in campo per i miei compagni”.

Il pensiero finale prima di congedarci non può non essere destinato alla lotta quanto mai avvincente con l’Aetna Mascalucia per la conquista del primato. “Bisogna solo continuare a lavorare come abbiamo fatto fino ad adesso senza adagiarsi sulla promozione già ottenuta”.

il capitano dell'Asd Handball Messina, Olindo Carubia

 

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