Serie C - Il Messina perde in trasferta col Picerno dopo essere ancora andato in vantaggio
Picerno-Messina 2-1
Marcatori: 16’ pt Adorante, 26’ pt Dettori, 7’ st Reginaldo (rig.).
Picerno: Albertazzi, Vanacore, Ferrani, Pitarresi, Allegretto, D’Angelo, Vivacqua (19′ st Terranova), Dettori (19′ st De Ciancio), Reginaldo (33′ st De Franco), Guerra, Carrà. In panchina: Summa, De Cristofaro, Alcides Dias, Gerardi, Garcia Rod, Stasi, Coratella, Viviani, Setola. Allenatore: Palo.
Messina: Lewandowski, Morelli, Fantoni, Carillo, Sarzi Puttini, Fofana, Damian, Simonetti (23′ pt Russo; 30′ st Marginean), Catania (30′ st Busatto), Adorante, Vukusic (12′ st Milinkovic). In panchina: Fusco, Rondinella, Gonçalves, Konate, Distefano. Allenatore: Sasà Sullo.
Arbitro: Luca De Angeli di Milano. Assistenti: Davide Conti di Seregno e Nicolò Moroni di Treviglio. Quarto Ufficiale Giuseppe Maria Manzo di Torre Annunziata.
Note: al 24’ st espulso Adorante. Ammoniti Adorante, Russo, Vanacore, Carrà, Fofana, Damian. Calci d’angolo 4-4 (4-0). Recupero 1’ pt, 5’ st.
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Il Messina perde in trasferta al “Viviani” di Potenza contro il Picerno, dopo essere andato per l’ennesima volta in vantaggio. È stato Andrea Adorante a sbloccare il risultato: il giovane attaccante ha portato in vantaggio l’Acr Messina al 16’ minuto, ma per i giallorossi non c’è stato di fatto troppo tempo per festeggiare perché il Picerno si è rifatto subito sotto, trovando la rete del pareggio dopo 10 minuti con Francesco Dettori.
Il Messina è apparso troppo lezioso nella prima parte della gara, tanto da consentire agli avversari di rendersi per primi pericolosi, poi dopo due incursioni senza esito di Catania, sul terzo attacco dell’esterno sinistro i giallorossi sono stati bravi a passare con una conclusione in area di Adorante. Ma la fisionomia della gara non è cambiata, troppo spazio è stato lasciato agli avversari e Dettori lasciato solo al limite dell’area non ha difficoltà a pareggiare.
Nella ripresa il Picerno continua disordinatamente ad attaccare e, anche grazie a un arbitro più che dilettante, segna il gol che risulterà decisivo con Reginaldo, che ha trasformato un calcio di rigore valutato con due misure dall’arbitro, che poco dopo con un fallo simile sul lato opposto assegna solo la punizione, questa volta da fuori area. Aggiungendo a tutto questo l’espulsione al 24’ di Adorante non c’è altro da dire oltre al fatto che anche in dieci uomini il Messina s’è fatto valere quasi chiudendo nella sua metà campo il Picerno ma non riuscendo a riprendersi il pareggio.
Resta solo un’amara considerazione: cosa sarebbe successo se il Messina avesse giocato sempre come ha fatto dopo lo svantaggio e soprattutto contro una squadra il cui unico modo di attaccare è stato il lancio lungo da un’area all’altra.