Serie D - La Tiger Brolo raccoglie applausi ma non punti con l'Agropoli

24.11.2014 09:23

Tiger Brolo-Agropoli 1-2
Marcatori:
46’ Berretti, 58’ Tarallo, 64’ Di Senso.
Tiger Brolo: D’Alessandro; Ferrante, Falanca, Kouadio, Zingales, De Cristofaro (81’ Schirò), Lupo, Bica Badan (59’ Di Senso), Calabrese, Aloe (59’ Addamo), Sparacello. All. Bellinvia.
Agropoli: Maiellaro, Napoli, Cuomo, Scognamiglio V., Ciolli (72’ Cascone), Alfano, Berretti, Siano, Capozzoli, Tiscione (87’ Giraldi), Tarallo. . All. Russo.
Arbitro: Berger di Pinerolo.
Note: ammoniti Kouadio, Bica Badan, Lupo, Falanca; Ciolli, Scognamiglio V. Recupero 0’ pt; 5’ st. Spettatori: 500 circa. Angoli: 5-1 per la Tiger Brolo.
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Sfortuna, imprecisione, cattiva sorte, inesperienza. Chiamatela come volete, alla fine ha ragione chi fa gol. La Tiger gioca una splendida partita contro una corazzata come l’Agropoli ma viene battuta per 1-2 tra le mura amiche nella dodicesima giornata di Serie D Girone I.
Davanti ad un grande pubblico presente sugli spalti del “Vasi” di Piraino, la Tiger di Santino Bellinvia scende in campo con un 4-3-3 che vede in avanti Calabrese e Aloe ai lati di Sparacello. Rispondono i biancoazzurri con Tarallo vertice offensivo, Capozzoli sulla corsia di destra e Tiscione libero di svariare su tutto il fronte d’attacco. Ragosta finisce quindi in panchina. Arbitra l’incontro Mario Berger di Pinerolo, coadiuvato dagli assistenti Barbagallo di Acireale e Cortese di Palermo. I primi 45’ del match sono quasi soporiferi. Le formazioni si studiano e nessuna delle due squadre affonda il colpo con decisione. Bisogna attendere il 30’ per vedere un abbozzo di azione d’attacco, con Capozzoli che da buona posizione spedisce alle stelle con il destro dopo un traversone di Tarallo deviato dalla retroguardia locale. Al 34’ Tiscione si accentra dalla sinistra e scaglia una sassata che si perde a lato di un paio di metri rispetto ai pali di D’Alessandro. Al 37’ è invece la Tiger ad andare in gol con Sparacello. La rete dell’attaccante brolese arriva però dopo un fischio del direttore di gara per un fallo di Aloe ai danni di Maiellaro. Le due contendenti vanno quindi al riposo sullo 0-0.
Nel secondo tempo si gioca tutta un’altra gara. Pronti, via, l’Agropoli passa. Cross di Tiscione dalla sinistra, Kouadio devìa costringendo inavvertitamente D’Alessandro al miracolo ma in mischia il più lesto di tutti è Berretti che, da pochi passi, scarica in porta il pallone dello 0-1 ospite. La Tiger reagisce e al 48’ Calabrese spara sull’esterno della rete dopo un bel dribbling sul disorientato Ciolli. L’Agropoli è però squadra matura e al 58’ raddoppia. Punizione dal vertice sinistro dell’area di rigore di Tiscione, Tarallo si libera della marcatura dei due centrali gialloneri e di testa batte nuovamente l’incolpevole D’Alessandro, 0-2. Mister Santino Bellinvia corre ai ripari e butta nella mischia Di Senso, limitato in settimana in allenamento da qualche acciacco. Il fantasista ex Metapontino ripaga immediatamente la scelta del suo tecnico perché, dopo una buona opportunità sprecata da Calabrese su assist di Sparacello, proprio Di Senso realizza il punto dell’1-2 con una sensazionale giocata. Lancio lungo di Falanca, stop delizioso della mezzapunta che ubriaca Ciolli e deposita la sfera alle spalle di Maiellaro riaprendo il match. I “tigrotti” ci credono ma l’Agropoli non sta a guardare e Tiscione al 67’ costringe D’Alessandro agli straordinari con un bel diagonale. Al 70’ sempre Di Senso mette i brividi a Maiellaro con un tiro di punta che finisce di poco fuori. La partita è adesso bellissima e al 76’ Tarallo, geniale, pesca Capozzoli con un cambio gioco di trenta metri che il gioiellino classe 1995 non trasforma in oro con una bella volée solo per la grande risposta di D’Alessandro. Nel finale la Tiger spinge ma né De Cristofaro né Falanca di testa centrano la porta biancoazzurra.
Come col Marcianise, anche con l’Agropoli la Tiger esce dal terreno di gioco con tanti complimenti ma a mani vuote. I gialloneri si ritrovano adesso in zona play-out nonostante le buone prestazioni fornite. Serve una reazione di orgoglio da parte di un gruppo che ha sempre saputo trovare delle risorse nei momenti bui. La tigre è ferita ma è già pronta a rialzarsi, più feroce che mai.